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Inspiring Fifty: le 50 eccellenze femminili in campo tecnologico
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Chi lo ha detto che gli uomini sono più intelligenti rispetto le donne in ambito tecnologico? L’iniziativa Inspiring Fifty ha dimostrato che un’ampia cerchia di donne spicca di gran lunga in questo settore. Questo progetto, infatti, ha selezionato le 50 eccellenze femminili proprio nei più disparati campi tecnologici.
Finalmente arriva anche nel nostro Paese Inspiring Fifty, curata da Janneke Niessen e Joelle Frijters con il supporto di Microsoft Italia e Klecha & Co. Una giuria composta da personalità del mondo imprenditoriale, del business e dell’accademia ha selezionato, tra tutte le 200 candidature proposte, 50 eccellenze femminili italiane in ambito tecnologico.
Proprio la co-fondatrice Janneke Niessen ha dichiarato: “Con Inspiring Fifty abbiamo l’obiettivo di aumentare la diversity nella tecnologia rendendo più visibili i role model femminili: ‘If she can see it, she can be it’ (trad. Se lei riesce a vederlo, può esserlo, ndr). La tecnologia è il futuro e non possiamo lasciare che sia costruito da un piccolo gruppo di persone. Il numero e la qualità delle candidature hanno mostrato quanti talenti incredibili ci siano nel Paese. Questo ci rende ottimiste sul futuro dell’ecosistema italiano“.
Fabiola Pellegrini, l’altra donna che ha curato il progetto, co-fondatrice di Klecha&Co, ha espresso tutto il suo orgoglio nel portare avanti l’iniziativa. Ha detto: “Il primo passo per uscire dagli schemi è riconoscere alle donne il ruolo che hanno ricoperto. E poi permettere loro di contribuire fattivamente e sempre più a questa continua creazione tecnologica. Siamo felici di poter supportare Inspiring Fifty in questo percorso, che vediamo come uno dei passi essenziali all’accelerazione dell’innovazione e all’evoluzione del domani”.
50 donne influenti nella tecnologia italiana
Le donne “prescelte”, che hanno dai 17 agli 81 anni, rappresentano personalità di spicco in ambiti differenti, ma tutti collegati alla tecnologia. Si spazia dall’informatica all’astrofisica, ingegneria… Sono tutte donne imprenditrici, docenti universitarie, manager d’azienda, ricercatrici e quant’altro. La più giovane è Valeria Cagnina. Nella lunga lista ci sono anche l’assessore alla Trasformazione Digitale di Milano Roberta Cocco,.la ceo di Codemotion Chiara Russo e la country manager di Amazon, Mariangela Marseglia.
La regione maggiormente rappresentativa è la Lombardia, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Umbria, Liguria, Piemonte e Toscana. Addirittura, due delle 50 donne Inspiring Fifty hanno avuto l’onore di intitolare un satellite con il loro nome, direttamente dalla International Astronomical Union. Tutte le 50 eccellenze italiane faranno parte, insieme a quelle selezionate in altri paesi, di un ufficio all’interno del quale ci saranno le nuove Inspiring Fifty europee del 2019.
Motivo di vanto per tutto il Bel paese, queste donne rappresentano un’autentica risorsa di inestimabile valore. Paola Bonomo, della giuria e selezionata tra le Inspiring Fifty europee nel 2015 e 2016, ha commentato: “Sono molto fiera del lavoro fatto dalla giuria: abbiamo individuato cinquanta leader che hanno ottenuto risultati di eccellenza, a prescindere dall’immagine o dalla popolarità. Ritengo possano costituire dei veri e propri role model sia per le ragazze, sia per i ragazzi che cercano una carriera nel mondo del tech italiano e internazionale“.Il paradosso tutto italiano: alto tasso di disoccupazione giovanile
Barbara Cominelli, Direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia, selezionata tra le Inspiring Fifty Europe nel 2016 e 2017, ha evidenziato il suo punto di vista. Ha sostenuto che: “Secondo una ricerca Microsoft per il 45% delle studentesse italiane è importante avere un modello di riferimento femminile che sia fonte di ispirazione. Deve anche stimolare l’interesse per le materie scientifiche e incentivarle a continuare il proprio percorso di studi in questo ambito“.
Poi ha continuato: “In Italia ci troviamo di fronte a un paradosso: abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile del 30%, e contemporaneamente le aziende faticano a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno perché cresce sempre di più il divario tra le competenze realmente disponibili e quelle richieste dal mercato. Nel giro di due anni si creeranno oltre 135.000 posizioni qualificate nell’ICT, ma il rischio è di non riuscire a coprirle. Diventa quindi fondamentale aiutare ragazze e ragazzi a comprendere le opportunità che il digitale e le nuove tecnologie aprono per il loro futuro“.
Ha concluso dicendo: “Le Inspiring Fifty sono l’esempio concreto del successo che le donne possono avere nel mondo della tecnologia, modelli di leadership al femminile che sono convinta aiuteranno le ragazze ad appassionarsi sempre più alle materie scientifiche e ad accrescere le loro ambizioni“.